energÈ la prima volta che la quantità di energia prodotta da sistemi con fonti rinnovabili supera quella derivante dalla produzione di centrali a carbone ed affini. Il risultato, frutto di un’analisi condotta dall’IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia) mostra come le nuove installazioni abbiano riguardato soprattutto pannelli solari ed impianti eolici, per valori pari a mezzo milione di pannelli solari per ogni giorno del 2015, e due nuove turbine eoliche per ogni ora in Paesi come la Cina: valori sorprendenti, senza dubbio!

L’agenzia IEA ha rilasciato la sua analisi delle prospettive a medio termine per le fonti rinnovabili, che comprende uno sguardo al mercato globale: il 2015 ha rappresentato, solo l’inizio, ed entro il 2021, le energie rinnovabili saranno in grado di generare quantità di elettricità sufficiente a fronteggiare la domanda energetica negli Stati Uniti e in Europa integrando rinnovabili e carbone.

È importante evidenziare che generalmente gli impianti di fonti rinnovabili generano solo un terzo della loro capacità; quindi, in concreto, produciamo ancora energia in quantità prevalente partendo da fonti fossili.

Il dato interessante del report dell’Agenzia è la proiezione, entro 5 anni (2021), della massiccia diffusione di fonti rinnovabili, anche per il ridotto costo che nel corso del tempo si sta determinando rispetto a quello attuale: l’agenzia stima una crescita delle rinnovabili che è del 13% superiore alle previsioni fatte nel 2014.

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Il ricorso a fonti energetiche rinnovabili raggiungerà oltre il 60% della nuova generazione, la quantità di energia così ricavata potrà fronteggiare interamente il fabbisogno di Unione Europea e Stati Uniti fino ad abbandonare il necessario ricorso alle centrali a carbone.

La quattro aree che secondo l’IEA saranno interessate da queste nuove installazioni saranno: Cina, India, Europa e Stati Uniti; tuttavia mentre in Cina ed India non sarà possibile fronteggiare la domanda esclusivamente con le fonti rinnovabili e sarà pertanto necessario riallineare le centrali a carbone e le centrali nucleari, in Europa e Stati Uniti sarà possibile raggiungere il valore del fabbisogno grazie all’integrazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili e dalla sostituzione di alcuni già installati con altri con sistemi di maggiore rendimento, favorendo ulteriormente la riduzione di impianti da combustibili fossili.

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