In riferimento al Decreto “Sblocca Italia” (DL 133/2014 – in vigore dal 13 settembre 2014 e attualmente in fase di conversione in legge) sugli interventi di frazionamento e accorpamento, l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato la sua Guida alle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie.

La nuova Guida fiscale ha modificato la definizione di manutenzione straordinaria, in particolare, sono stati inseriti nella categoria “manutenzione straordinaria” anche gli interventi di “frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari” con esecuzione di opere, anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari, a patto che non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.

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Si ricorda inoltre che:
1) la detrazione fiscale, fino al 31 dicembre 2014, avrà aliquota al 50% con un tetto di spesa pari a 96 mila euro;
2) nel 2015 la detrazione fiscale calerà al 40%, ma il tetto di spesa continuerà ad essere 96 mila euro;
3) a partire dal 2016, il bonus tornerà all’aliquota ordinaria del 36% e il tetto di spesa scenderà a 48 mila euro.

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È confermato il bonus fiscale per chi acquista case e le affitta a canone concordato, ma i beneficiari dell’agevolazione saranno soltanto le persone fisiche e le cooperative edilizie.

Secondo il decreto Sblocca Italia, chi acquista, dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017, case nuove o ristrutturate, in classe energetica A o B, e le affitta a canone concordato per almeno 8 anni ha diritto ad una deduzione dall’ Irpef del 20% del prezzo di acquisto o delle spese di realizzazione, fino ad un massimo di spesa di 300 mila euro, da ripartire in otto rate annuali.

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La deduzione può essere fruita per l’acquisto o realizzazione anche di un secondo immobile da destinare alla locazione, fermo restando il limite complessivo massimo di 300.000 euro.

Beneficiarie saranno però soltanto le persone fisiche non esercenti attività commerciale e le cooperative edilizie. A questo incentivo sono destinati 325,4 milioni di euro dal 2015 al 2025.

Saltano gli incentivi fiscali alla rottamazione e permuta di immobili a bassa prestazione energetica. La nuova bozza non contiene l’articolo che prevedeva sconti sulle imposte e detrazioni fiscali per le abitazioni (non di lusso) energivore vendute, riqualificate in modo tale da diventare più virtuose (classe energetica A o B), e acquistate da un nuovo soggetto.

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